Un caldo sabato pomeriggio di Agosto “Diverso” ma “Uguale”
Sabato scorso (27/08/2022 n.d.r.) abbiamo passato un pomeriggio decisamente diverso. Presso Torre Grande, località marittima in provincia di Oristano, è andato in scena "Power of Sport" evento gratuito di sport integrato, dedicato sia ad atleti con disabilità fisiche e cognitivo-relazionali, sia ad atleti normodotati; tutti insieme hanno condiviso un week-end all'insegna dello sport, dell'inclusione e del divertimento.
Durante questo lungo week-end, i soci di varie società sarde che si dedicano all'attività con questi splendidi atleti, hanno avuto la possibilità di provare diversi sport e la FITARCO è scesa in campo con il meeting di tiro con l'arco FISDIR che ha dato l'accesso ai prossimi campionati italiani.
La nostra società ha portato come rappresentante il nostro caro Matteo, che per motivi burocratici non ha potuto figurare nelle classifiche ufficiali, ma grazie a Stefano Cau (responsabile del tiro con l'arco FISDIR per la regione Sardegna n.d.r.) e Carmen Mura (Delegato Regionale FISDIR n.d.r.) ha partecipato fuori concorso.
Prima che iniziasse la gara vera e propria abbiamo fatto tirare i ragazzi delle varie società e ogni freccia tirata è stato un regalo che i ragazzi ci hanno fatto, con contorno di sorrisi e grandi abbracci.
Matteo era emozionato, ma molto meno di quel che pensavo, ed è stato molto paziente nell'aspettare il suo turno.
Diversamente dagli altri partecipanti si è presentato sulla linea di tiro con la sua attrezzatura personale, concentratissimo e dalle prime frecce ha subito attirato l'attenzione, un vero atleta. Ha riscosso applausi e complimenti già mentre tirava, ma come un atleta navigato non si è fatto distrarre e ha portato a termine la sua performance in modo esemplare ottenendo il punteggio più alto di tutti.
Finito il tutto era visibilmente contento (la sua esultanza non è stata certo contenuta). Ti colma l'anima partecipare a certi eventi e come sempre ti arricchiscono e ti donano tanti bei ricordi.
Solo una cosa mi ha lasciato un poco interdetto, ma non ho potuto fare a meno di notare che, almeno per il tiro con l'arco, c'è ancora poca fiducia nelle capacità dei ragazzi e viene praticato in modo prettamente ludico; in altri sport c'è una inclinazione più agonistica.
Nel nostro gruppo abbiamo un approccio più agonistico, portando tutti sullo stesso livello. La differenza era abbastanza marcata, già da come Matteo si è presentato sulla linea di tiro, con la sua attrezzatura che si è montato in autonomia, ha tirato senza la necessità della mia presenza.
Matteo ha regalato a tutti, soprattutto ai responsabili e agli altri tecnici, la consapevolezza che anche il tiro con l'arco può essere praticato da questi ragazzi ad alto livello come fanno già in altre discipline.
Speriamo che il messaggio arrivi anche ai vertici
della FITARCO e magari si riesca ad integrarli nelle competizioni dei
cosiddetti "normodotati" magari entrando nel circuito paraolimpico.
@mattematto